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Contributo una tantum liberti professionisti art. 44 del Decreto “Cura Italia”
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Pubblichiamo copia del decreto uscito nella notte tra 31 marzo e 1 aprile e che riguarda l’attuazione del cosiddetto Decreto “Cura Italia” del 17 marzo 2020 e che mette a punto caratteristiche e modalità di erogazione del contributo una tantum di euro 600,00 per il liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza private.

– scarica il decreto attuativo

Come ormai avrai avuto modo di sapere c’è stata una lunga attesa per averlo in Gazzetta Ufficiale in quanto c’è stata una azione del sistema ordinistico e delle rappresentanze sindacali dei professionisti per poter togliere almeno il paletto del beneficio negato ai giovani iscritti senza precedente fatturato e dei non regolari con i contributi alla cassa per il 2019, misura quest’ultima che non poteva riferirsi ad sussidio governativo se pur erogato tramite Inarcassa per noi.

Il portale per le richieste è quindi aperto nell’area Inarcassa On Line di ciascun iscritto libero professionista non iscritto alla gestione separata e si possono seguire le seguenti istruzioni:

1) Accedere tramite credenziali (PIN e Password) nella vostra area riservata Inarcassa On Line;

2) Una volta entrati, nel menù a sinistra in “Domande e Certificati” andare su “Domande” ed in “Aiuti Economici” cliccare su “Indennità una tantum liberi professionisti – art. 44 D.L. 28/2020” come indicato in figura;

3) A questo punto dopo i dati personali che sono precompilati passerete ad una schermata in cui viene chiesta conferma di varie condizioni e dove dovrete fleggare a secondo del reddito percepito nell’anno di imposta 2018 (fino a 35000 euro oppure compreso tra 35000 e 50000 euro);

4) Successivamente verranno richieste le coordinate IBAN (sede banca ed il resto delle caselle sono facoltative, l’importante è che inserite l’IBAN);

5) Nella schermata successiva dovrete caricare una copia del documento di identità ed una copia del Codice Fiscale o Tessera Sanitaria. I formati ammessi sono .pdf, .jpeg, .png, di grandezza non superiore a 2MB. Seleziona file e poi una volta selezionato premere ALLEGA. NOTA: documento di identità e tessera sanitaria devono essere caricati singolarmente e non in un unico file;

6) Ultimo step di riepilogo in cui spuntate la privacy ed inviate cliccando su “Conferma ed Invia”;

7) Una volta fatto tutto riceverete su Inarbox una copia protocollata della richiesta. Se non avete ricevuto la copia protocollata rifate la procedura in quanto potrebbe esserci stato qualche problema.

 

Per cui, prima di iniziare procuratevi:

1) IBAN Banca

2) copia in jpg o pdf del vostro documento di identità in corso di validità

3) copia in jpg o pdf del vostro Codice Fiscale o Tessera Sanitaria

 

Come iimmaginerai il portale, aperto ieri alle 12.00 proprio in funzione del ritardo della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo, è molto ingolfato dalle numerose richieste simultanee di Architetti e Ingegneri e quindi è necessari avere pazienza e provare in fasce orarie diverse.

E’ garantita l’esitazione di tutte le richieste e l’ordine cronologico non deve essere interpretato come un click day in cui chi prima arriva prende il contributo e non ce ne sarà per gli altri.

Questi chiarimenti sono necessari perchè online si possono leggere molte fake news.

 

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