La scorsa settimana è stato licenziato il Decreto Legge definito “sblocca cantieri” che contiene elementi importanti legati al Codice Appali (DL 50/2016) ed al Testo Unico sull’Edilizia (DPR 380/2001), Decreto Legge questo che ha ricevuto le aspre critiche delle Professioni Tecniche visti i grandi risultati raggiunti con le modifiche al Codice Appalti nel corso degli ultimi 3 anni e visto il lavoro sempre sul Testo Unico che le stesse stanno portando avanti e che è in procinto di essere modificato ancora dal Tavolo di Lavoro dei vari Ministeri competenti.
Qual è il vostro giudizio complessivo sul testo del decreto “sblocca cantieri” pubblicato lo scorso 16 aprile?
Il nostro giudizio è certamente negativo. Il decreto, infatti, come avevamo già percepito sin dalle prime battute, rappresenta un’ennesima norma omnibus che entra a piedi uniti su provvedimenti di settore fondamentali come il codice dei contratti ed il testo unico sull’edilizia, senza una visione strategica globale, rischiando di alimentare una torre di Babele, con effetti diametralmente opposti a quelli della semplificazione a cui tenderebbe lo stesso provvedimento.
Questo uno dei passaggi dell’intervista rilasciata dal Vice-Presidente del Consiglio Nazionale Architetti PPC, Salvatore La Mendola, con delega al Dipartimento Lavori Pubblici anche della Rete Professioni Tecniche nazionale.
vedi articolo completo
Tuttavia ti alleghiamo il testo con alcune evidenziazioni colorate in particolare all’art. 3 (riguardante le costruzioni in zona sismica per le opere di trascurabile importanza che in qualche modo risolve la questione dell’art. 12 della LRT 36 che molte problematiche aveva sollevato e che è in corso di risoluzione nel testo Regionale) ed all’art. 5 (riguardante le distanze delle costruzioni in caso di demolizione e ricostruzione rispetto al DM 1444/68 e che è spesso motivo di discussione con gli uffici tecnici delle amministrazioni).
In relazione alle legge delega per il nuovo Codice Appalti ed alle modifiche strutturali al Testo Unico dell’Edilizia che sono in corso di attuazione il lavoro del Consiglio Nazionale Architetti e della Rete Professioni Tecniche è assiduo ai Tavoli di Lavoro dei Ministeri e continuerà a fare proposte ed evidenziare gli elementi critici al fine di ottenere il migliore risultato a favore dei professionisti. Non mancheremo di tenervi aggiornati sui futuri sviluppi.